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Sindacati scuola d'accordo sul "premio di produttività"

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Messaggio Da Emma Giannì Mar Nov 09, 2010 4:38 pm

Sindacati scuola d'accordo sul "premio di produttività"
di R.P.
Per il momento l'accordo è stato raggiunto con la firma del contratto nazionale del personale delle scuole cattoliche. Il contratto è stato firmato da tutti, Flc-Cgil compresa. Modeste le cifre: basterà non fare assenze per avere 180 euro all'anno, con un po' di aggiornamento si arriva al massimo (220 euro).
Fa discutere, ma crea anche un po’ di sconcerto, il recente contratto nazionale di lavoro sottoscritto fra i sindacati rappresentativi del comparto e l’Agidae, l’associazione che rappresenta le scuole paritarie cattoliche.
Il contratto, infatti, è stato siglato da tutte le sigle sindacali presenti al tavolo della trattativa, Flc-Cgil compresa che, in un proprio comunicato, mostra apprezzamento e soddisfazione per l’accordo raggiunto.
Ma il dato che fa più discutere riguarda l’inserimento nell’articolato contrattuale della disposizione che prevede il cosiddetto “incentivo economico di produttività”, in pratica un premio legato al merito.
Merito che verrà “misurato” con riferimento a elementi oggettivi; per esempio per ogni settimana di presenza effettiva verrà attribuito un punto, e sempre un punto verrà assegnato per ogni giornata di aggiornamento/formazione.
Due punti spetteranno invece ai docenti che prenderanno parte con la propria classe a concorsi, gare o altre iniziative promosse sul territorio da enti pubblici o privati.
In concreto a ciascun docente verrà attribuito un punteggio che a sua volta darà diritto al “premio di produttività”: 150 euro per chi raggiungerà almeno 35 punti, 180 euro per chi conseguirà un punteggio compreso fra 36 e 50 e 220 euro per chi supererà i 51 punti.
Ai docenti che per tre anni consecutivi conseguiranno il premio annuale di professionalità, verrà riconosciuto il consolidamento del premio sullo stipendio mensile.
Un meccanismo analogo è previsto anche per il personale non docente.
A ben vedere, dal punto di vista economico, si tratta di poca cosa: a tutto il personale che presterà regolarmente servizio da settembre a giugno potrà infatti essere riconosciuto il premio di 180 euro, mentre chi si impegnerà in attività di formazione o altro potrà ottenere 40 euro in più (all’anno, beninteso).
Ma l’aspetto interessante di questo istituto contrattuale è un altro: i sindacati accetteranno di introdurre nel prossimo contratto nazionale del contratto scuola un analogo meccanismo che consenta di “premiare” gli insegnanti ? E se sì, si limiteranno a usare una tabella che di fatto servirà a “premiare” la presenza in servizio o saranno disponibili a spingersi un po’ oltre ?
07/11/2010


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Emma Giannì
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Messaggio Da ddr67 Mar Nov 09, 2010 8:15 pm

Complimenti veramente.

Tra un po andremo in nomination come il GF. Crying or Very sad Crying or Very sad
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Messaggio Da gialov Mer Nov 10, 2010 8:07 am

Per esprimere giudizi non affrettati è bene non fermarsi mai al primo articolo di stampa, che cerca ovviamente di sparare il titolo, ma analizzare meglio il merito.
Vi sono molti elementi positivi, in questa ipotesi di contratto. E dico ipotesi non a caso, perché sarà sottoposto al voto dei lavoratori (circa 45mila in tutta Italia).

Ecco il commento della FLC, che consiglio di leggere:

Siglata l'Ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2010/2012 AGIDAE Scuola
L'accordo prevede a regime, nel triennio contrattuale, aumenti economici mediamente dell'8,45%. Viene introdotta la progressione orizzontale di carriera e l'elemento di garanzia retributiva in assenza di contrattazione di secondo livello. Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori per la sua approvazione.

Ipotesi di Accordo CCNL AGIDAE 2010-2012 del 28 ottobre 2010

L'ipotesi di accordo sottoscritta nella serata del 28 ottobre u.s. tra FLC CGIL CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e Sinasca e l'Agidae (Associazione dei gestori delle scuole cattoliche), rappresenta la prima tappa positiva della lunga stagione dei rinnovi dei tre contratti della scuola non statale che vede le Organizzazioni sindacali confederali e autonome impegnate unitariamente su tutti e tre i tavoli negoziali aperti con le controparti padronali e datoriali della scuola non statale.

Segnaliamo che l'ipotesi in questione interessa circa 45 mila lavoratrici e lavoratori in forza nelle scuole cattoliche di ogni ordine e grado, nei nidi e micro nidi, nelle accademie nei conservatori e nelle istituzioni scolastiche post secondarie, negli istituti universitari e parauniversitari gestiti dalle autorità ecclesiastica e/o aderenti all'Agidae. Mentre sono interessati nel complesso al rinnovo dei contratti della scuola non statale circa 150 mila lavoratrici e lavoratori.

Anche in questa circostanza non viene smentita la storia contrattuale del comparto che, in questi anni, ha quasi sempre visto aprire la stagione dei rinnovi con accordi raggiunti con l'Agidae per poi chiudere con le altre due associazioni di Aninsei e di Fism. Pertanto anche questa volta l'ipotesi di accordo raggiunta con l'Agidae funge da apri pista per la definizione positiva dell'intera vertenza contrattuale del comparto.

La nostra valutazione dell'Ipotesi di accordo

Per una valutazione complessiva e oggettiva dell'ipotesi è bene ricordare il contesto generale in cui si collocano i rinnovi contrattuali caratterizzato da due elementi non certo favorevoli per una chiusura rapida delle vertenze.

Ci riferiamo in particolare all'accordo separato sul modello contrattuale firmato lo scorso gennaio che ha visto l'esclusione della CGIL e il blocco triennale dei rinnovo dei contratti nel Pubblico impiego operati dall'asse Brunetta/Tremonti/Berlusconi.

Nel primo caso le delegazioni trattanti di parte sindacale non solo hanno superato la divisione sindacale riproponendo fin dalla presentazione delle piattaforme una gestione unitaria della vertenza, ma si sono prodigate, fino in fondo, per mantenere ferma una linea unitaria anche durante tutto lo svolgimento della trattativa perché consapevoli che solo attraverso un'unità d'intenti e d'azione era possibile portare a casa l'obiettivo di un rinnovo positivo del contratto.

Nel secondo caso proprio la rivendicazione unitaria ha consentito alle Organizzazioni sindacali di contrastare il tentativo della controparte di congelare il rinnovo dei contratti in analogia a quanto avvenuto nel pubblico impiego e nella scuola.

Possiamo dire, senza enfasi, che almeno in questa circostanza l'unità sindacale ha rappresentato il valore aggiunto per una conclusione positiva e soprattutto condivisa della vertenza.

I risultati raggiunti

Nel merito dell'ipotesi d'accordo raggiunta con l'Agidae sono da ritenersi soddisfacenti i risultati raggiunti in materia di salario. Gli stipendi tabellari, infatti, hanno un incremento, a regime nel triennio di vigenza del contratto dell'8,45%, suddivisi in tre tranches di pari importo con scadenze novembre 2010, settembre 2011 e settembre 2012.

È stata introdotta, per tutte le figure professionali, un incentivo economico di produttività che si realizza attraverso un premio annuale di professionalità (PAP) sulla base di ben precisi indici valutativi rappresentati da un mix tra presenza effettiva, partecipazione a corsi di formazione fuori e dentro la scuola, e partecipazione a concorsi, gare e altre iniziative promosse sul territorio da enti pubblici e/o privati al di fuori dell'orario curriculare. Ai lavoratori che nell'arco di tre anni consecutivi hanno ottenuto il premio annuale di merito questo viene consolidato nella misura del 70% della media triennale dei premi. Il consolidamento verrà inserito in via definitiva nella retribuzione come elemento aggiuntivo della stessa che costituirà la progressione orizzontale di carriera (POC).

Viene prevista, in assenza di contrattazione di secondo livello, un elemento di garanzia retributivo (EGR) da erogarsi in quota una tantum di importi che vanno da 110 a 150 euro qualora entro il 30 settembre 2012 non sia stato sottoscritto a quel livello alcun accordo.

Sotto il profilo normativo è stata fatta normalmente una manutenzione dei singoli istituti contrattuali che conferma l'attuale ossatura con l'aggiunta di tre puntualizzazioni e precisazioni.

La prima si riferisce alle materie di competenza della contrattazione di secondo livello che viene posta su base regionale e nel cui ambito concorre anche la contrattazione di istituto. Si pongono così le basi contrattuali anche per affrontare quello che potrà essere la possibile evoluzione federalista del sistema di istruzione.

La seconda invece è rappresentata dal ricorso obbligatorio da parte degli istituti in crisi di procedere, prima della messa in mobilità del personale, all'utilizzo degli ammortizzatori sociali e ai contratti di solidarietà a tutela dell'occupazione.

La terza riguarda i contratti a termine dove viene introdotto il ricorso alla deroga assistita per un periodo massimo di 24 mesi, ovviamente dopo i 36 mesi previsti dalla legge, per il mantenimento in servizio del personale docente non abilitato prevedendo che la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato avvenga automaticamente qualora nel frattempo detto il docente abbia acquisito l'abilitazione all'insegnamento condizione necessaria per insegnare, ai sensi della legge 62/2000 nella scuola paritaria.

La parola passa alle lavoratrici e i lavoratori

L'ipotesi di accordo verrà sottoposta, nei prossimi giorni, al giudizio delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che a quello degli organismi statutari delle rispettive sigle sindacali. La consultazione dovrà esaurirsi entro il mese di novembre, dopo di che si procederà alla firma definitiva del contratto.

Le altre trattative in corso

Per quanto riguarda, infine, i rinnovi dei CCNL con l'Aninsei e con la Fism segnaliamo che le trattative, sebbene non velocemente, stanno proseguendo e che nel mese di novembre sono già stati calendarizzati alcuni appuntamenti. Il nostro obiettivo è quello di chiudere le trattative prima della pausa natalizia.
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Messaggio Da ddr67 Mer Nov 10, 2010 3:09 pm

Non ho veramente tempo e voglia di scrivere analiticamente perchè sta storia dei premi produttività sono solo fumo negli occhi, sopratutto perchè legati sopratutto alla semplice presenza o peggio alla frequentazioni di corsi di aggiornamento che serviranno ad ingrassare le casse dei soliti noti.

Ultima cosa. Dato che si scrive che le consultazioni dovranno terminare a novembre e siamo quasi a metà mese quando e sopratutto dove si faranno?

Infine sempre il mio solito discorso aziendalista: ma per valutare la qualità di una struttura non si dovrebbe cominciare dal valutare chi le comanda??
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