Un contributo piemontese agli Stati Generali della Conoscenza e alle lotte del prossimo autunno
2 partecipanti
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Un contributo piemontese agli Stati Generali della Conoscenza e alle lotte del prossimo autunno
Resoconto sintetico degli interventi e della discussione
1.Introduzione all’incontro
Abbiamo iniziato presentandoci, e raccontando brevemente la nostra esperienza di militanti iscritti alla FLC CGIL compreso un aggiornamento sulle iniziative in campo contro il precariato nelle quali siamo impegnati a livello locale.
2. Intervento dei precari della Scuola di Novara e relative confronto
Mauro e Antonietta di Novara hanno poi fatto un resoconto della giornata del 4 luglio a Parma in cui hanno partecipato al primo “Incontro Nazionale Scuole”. Hanno riassunto le tematiche discusse, rilevando con positivita’ il pluralismo delle idee e dei compagni presenti a Parma. Presenti numerosi compagni precari iscritti alla FLC CGIL. E’ stata anche sottolineata la presenza e l’aiuto nell’organizzazione dell’incontro da parte della segretaria FLC CGIL Emilia Romagna Raffaella Morsia e di altri funzionari. Presenti insegnanti, ATA e genitori, con la volonta’ di proseguire nell’esperienza nazionale e di puntare ad un maggior radicamento sul territorio in vista della dura stagione che si aprira’ a settembre. Il Documento conclusivo dei lavori e’ costituito da 14 punti (http://groups.google.com/group/incontro_nazionale_scuole/browse_thread/thread/54fadd30330145e9), che con spontaneita’ e naturalezza si sono incrociati con le proposte di iniziative che ognuno di noi aveva gia’ messo sul tavolo oggi. Ne abbiamo ripresi alcuni, facendoli nostri, e ne abbiamo introdotti di nuovi:
COSTRUZIONE DELLE RIVENDICAZIONI E PIATTAFORME SUL PRECARIATO: territorio per territorio, con confluenza a livello regionale, i precari sono parte attiva e determinante nella scrittura delle piattaforme insieme alle strutture di riferimento. Base di lavoro sara’ il materiale gia’ prodotto negli anni precedenti dai compagni precari militanti in FLC CGIL. Le piattaforme saranno condivise e votate nelle assemblee con i lavoratori precari. Portato come caso positivo la stesura di un’unica piattaforma precari Universita’ e Politecnico di Torino, diventate poi anche piattaforma nazionale del gia’ formalizzato Coordinamento Precari Universita’ FLC CGIL.
ORGANIZZARE E PROMUOVERE INIZIATIVE TERRITORIALI IN OCCASIONE DELLE NOMINE docenti precari scuola, intorno a fine agosto e primi settembre, come momento di protesta ma anche di incontro con i precari per rafforzare i contatti in vista delle altre mobilitazioni.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DI MOBILITAZIONI IN OCCASIONE DEL PRIMO GIORNO DI SCUOLA, con iniziative di visibilità e sensibilizzazione nelle varie scuole, da far incrociare con iniziative nei rettorati delle universita’.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DELL’OCCUPAZIONE DEGLI USP, DEGLI USR E DEGLI ATENEI in contemporanea.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DI UN’INTERA SETTIMANA di protesta a settembre, in preparazione della giornata di mobilitazione europea (si veda punto seguente), da alcuni compagni pensata come “Settimana Bianca”. Fondamentale provare a incrociare le mobilitazioni precari scuola con quella di precari dell’universita’, con un unico filo conduttore.
COSTRUIRE LA PIU’ AMPIA PARTECIPAZIONE DEI PRECARI della conoscenza alla giornata del 29 settembre indetta dalla CES (http://www.etuc.org/a/7407) come momento di mobilitazione condivisa a livello europeo, estensibile fino alla prima settimana di ottobre con modalità decise localmente. Tutto ciò per ribadire alcune posizioni e richieste:
stop ai tagli dei finanziamenti all’istruzione pubblica
stop ai tagli al curriculm scolastico
stop alle privatizzazioni
stop alle valutazioni per test
Determinante e di forte segnale sarebbe la dichiarazione di sciopero da parte della FLC CGIL per la giornata.
ORGANIZZAZIONE DI EVENTI di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, o la stesura e diffusione di lettere aperte per sensibilizzarla. Fondamentale il coinvolgimento dei coordinamenti dei genitori e movimenti studenteschi (scuola e universita’), per difendere il diritto allo studio e costruire piattaforme condivise.
COSTRUZIONE RIVENDICAZIONI E INCHIESTE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO: sia in scuole che universita’, con l’aiuto di RLS e movimenti studenteschi. Tema peraltro definito tra le priorita’ dal neo-segretario della CGIL Piemonte Alberto Tomasso, in occasione del direttivo del 12 luglio scorso.
PROMUOVERE LA CONFEDERALITA’ della lotta al precariato nella conoscenza: la lotta per la difesa della scuola pubblica e’ una lotta di tutti i lavoratori e pensionati in Italia. Ci impegniamo a promuovere il coinvolgimento della altre categorie nella CGIL alla lotte contro il precariato nella conoscenza e in difesa della scuola e universita’ pubblica. Ci impegniamo a promuovere, cosi’ come richiesto a Parma il 4 luglio, “l’apertura delle Camere del Lavoro” ai soggetti in campo in difesa di scuola e universita’, per farle diventare luogo di difesa dei diritti di cittadinanza. Anche il tema della confederalita’ nella lotta al precariato e’ stato lanciato da Alberto Tomasso, in occasione del direttivo del 12 luglio scorso
3. Definizione dei prossimi passi da compiere
Fin d’ora ci siamo assunti alcuni impegni concreti da realizzare nei prossimi giorni e nelle settimane che verranno.
a)Adesione all’iniziativa promossa da Incontro Nazionale Scuole attraverso la stesura e l’invio di un appello ai presidenti di Regione e Province, ai sindaci e al mondo della cultura per la difesa della Scuola della Costituzione e del sostegno ai ricorrenti nell’udienza del 19 luglio al TAR del Lazio ( [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
b)Stesura e invio di una lettera al Presidente della Regione Piemonte, per richiedere un incontro sul tema del precariato nella scuole, universita’ e ricerca ed in difesa della scuola pubblica
c)Realizzazione di materiale informativo e di sensibilizzazione da proporre ai presidi precari che verranno allestiti presso le sedi scolastiche nei giorni delle nomine
d)Impegno per un maggior collegamento tra la realtà dei precari FLC e tutti i soggetti della società civile che sono impegnati nella difesa del mondo della conoscenza (studenti, associazioni, comitati genitori ecc.) presenti sui vari territori locali.
4. Spunti di riflessione
A partire dall’analisi della situazione drammatica in cui oggi si trovano i comparti della conoscenza, tutti i presenti si sono trovati d’accordo sulla necessità di lavorare per la nascita di un coordinamento regionale che sia operativo nel coordinare le realta’ territoriali, ma anche e soprattutto a costruire contenuti e mobilitazioni condivise. Siamo infatti convinti che solo una dimensione regionale sia in grado di assicurare alla questione dei precari della conoscenza il necessario grado di coordinamento tra le realtà locali e tra queste e il livello nazionale. Da un lato il coordinamento saprà raccogliere e valorizzare le esperienze di mobilitazione e lotta che sono state realizzate negli ultimi anni nei territori locali, dall’altro saprà unire le energie e gli sforzi per contrastare il preoccupante piano di smantellamento della scuola e dell’università pubbliche e nazionali, a favore di una progressiva regionalizzazione e privatizzazione del mondo della conoscenza.
Tutti i presenti, ognuno secondo la propria sensibilità, hanno espresso la propria preoccupazione per le sorti dell’universo dei precari, mai come in questo momento sottoposti al più grande licenziamento, definibile di massa, della storia del nostro Paese. A fronte di tale situazione, che sembra andare ancora peggiorando a causa della nuova manovra finanziaria attualmente in discussione, i precari della scuola, dell’università e della ricerca sentono come urgente un confronto all’interno del proprio sindacato per lavorare concretamente alla preparazione di una giornata di sciopero a settembre che possa raccogliere la più vasta adesione di cui si è capaci.
Negli ultimi mesi dal mondo della scuola, da quello dell’università e della ricerca sono state messe in campo una miriade di iniziative volte a denunciare la progressive distruzione della conoscenza pubblica. Dal basso, dal mondo della società civile e da migliaia di lavoratori, precari e non, grande è la spinta che è arrivata in questi ultimi mesi e che chiede al sindacato parole d’ordine chiare, strategie concrete, scelte coraggiose, posizioni ferme.
Gli Stati Generali della FLC CGIL sono troppo lontani perchè siano il luogo di decisione. La mobilitazione per settembre, crediamo vada preparata fin d’ora, per non rischiare, come già è successo in passato di “partire in ritardo” e di organizzare iniziative non sempre efficaci e visibili. Crediamo inoltre che una condivisa, e riuscita, organizzazione di protesta dei precari della conoscenza in Piemonte possa essere un buon “banco di prova” per la costituzione di coordinamenti regionali precari conoscenza FLC CGIL sparsi sul territorio italiano. Inoltre, crediamo che resoconti e piattaforme in costruzione possano fornire una spinta alla discussione a livello locale e nazionale, per arricchire il nascente Coordinamento Precari della Conoscenza FLC CGIL. Quella spinta dal basso che ora, piu’ che mai, serve alla nostra FLC CGIL per costruire mobilitazioni partecipate e riempire di contenuti condivisi gli Stati Generali della Conoscenza.
Da parte nostra c’è tutto l’impegno, fin d’ora, a lavorare per la buona riuscita di un autunno caldo, capace di andare al cuore del problema e di costringere Ministero e Governo a un nuovo e diverso modo di trattare il mondo della conoscenza, quello della Costituzione.
1.Introduzione all’incontro
Abbiamo iniziato presentandoci, e raccontando brevemente la nostra esperienza di militanti iscritti alla FLC CGIL compreso un aggiornamento sulle iniziative in campo contro il precariato nelle quali siamo impegnati a livello locale.
2. Intervento dei precari della Scuola di Novara e relative confronto
Mauro e Antonietta di Novara hanno poi fatto un resoconto della giornata del 4 luglio a Parma in cui hanno partecipato al primo “Incontro Nazionale Scuole”. Hanno riassunto le tematiche discusse, rilevando con positivita’ il pluralismo delle idee e dei compagni presenti a Parma. Presenti numerosi compagni precari iscritti alla FLC CGIL. E’ stata anche sottolineata la presenza e l’aiuto nell’organizzazione dell’incontro da parte della segretaria FLC CGIL Emilia Romagna Raffaella Morsia e di altri funzionari. Presenti insegnanti, ATA e genitori, con la volonta’ di proseguire nell’esperienza nazionale e di puntare ad un maggior radicamento sul territorio in vista della dura stagione che si aprira’ a settembre. Il Documento conclusivo dei lavori e’ costituito da 14 punti (http://groups.google.com/group/incontro_nazionale_scuole/browse_thread/thread/54fadd30330145e9), che con spontaneita’ e naturalezza si sono incrociati con le proposte di iniziative che ognuno di noi aveva gia’ messo sul tavolo oggi. Ne abbiamo ripresi alcuni, facendoli nostri, e ne abbiamo introdotti di nuovi:
COSTRUZIONE DELLE RIVENDICAZIONI E PIATTAFORME SUL PRECARIATO: territorio per territorio, con confluenza a livello regionale, i precari sono parte attiva e determinante nella scrittura delle piattaforme insieme alle strutture di riferimento. Base di lavoro sara’ il materiale gia’ prodotto negli anni precedenti dai compagni precari militanti in FLC CGIL. Le piattaforme saranno condivise e votate nelle assemblee con i lavoratori precari. Portato come caso positivo la stesura di un’unica piattaforma precari Universita’ e Politecnico di Torino, diventate poi anche piattaforma nazionale del gia’ formalizzato Coordinamento Precari Universita’ FLC CGIL.
ORGANIZZARE E PROMUOVERE INIZIATIVE TERRITORIALI IN OCCASIONE DELLE NOMINE docenti precari scuola, intorno a fine agosto e primi settembre, come momento di protesta ma anche di incontro con i precari per rafforzare i contatti in vista delle altre mobilitazioni.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DI MOBILITAZIONI IN OCCASIONE DEL PRIMO GIORNO DI SCUOLA, con iniziative di visibilità e sensibilizzazione nelle varie scuole, da far incrociare con iniziative nei rettorati delle universita’.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DELL’OCCUPAZIONE DEGLI USP, DEGLI USR E DEGLI ATENEI in contemporanea.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DI UN’INTERA SETTIMANA di protesta a settembre, in preparazione della giornata di mobilitazione europea (si veda punto seguente), da alcuni compagni pensata come “Settimana Bianca”. Fondamentale provare a incrociare le mobilitazioni precari scuola con quella di precari dell’universita’, con un unico filo conduttore.
COSTRUIRE LA PIU’ AMPIA PARTECIPAZIONE DEI PRECARI della conoscenza alla giornata del 29 settembre indetta dalla CES (http://www.etuc.org/a/7407) come momento di mobilitazione condivisa a livello europeo, estensibile fino alla prima settimana di ottobre con modalità decise localmente. Tutto ciò per ribadire alcune posizioni e richieste:
stop ai tagli dei finanziamenti all’istruzione pubblica
stop ai tagli al curriculm scolastico
stop alle privatizzazioni
stop alle valutazioni per test
Determinante e di forte segnale sarebbe la dichiarazione di sciopero da parte della FLC CGIL per la giornata.
ORGANIZZAZIONE DI EVENTI di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, o la stesura e diffusione di lettere aperte per sensibilizzarla. Fondamentale il coinvolgimento dei coordinamenti dei genitori e movimenti studenteschi (scuola e universita’), per difendere il diritto allo studio e costruire piattaforme condivise.
COSTRUZIONE RIVENDICAZIONI E INCHIESTE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO: sia in scuole che universita’, con l’aiuto di RLS e movimenti studenteschi. Tema peraltro definito tra le priorita’ dal neo-segretario della CGIL Piemonte Alberto Tomasso, in occasione del direttivo del 12 luglio scorso.
PROMUOVERE LA CONFEDERALITA’ della lotta al precariato nella conoscenza: la lotta per la difesa della scuola pubblica e’ una lotta di tutti i lavoratori e pensionati in Italia. Ci impegniamo a promuovere il coinvolgimento della altre categorie nella CGIL alla lotte contro il precariato nella conoscenza e in difesa della scuola e universita’ pubblica. Ci impegniamo a promuovere, cosi’ come richiesto a Parma il 4 luglio, “l’apertura delle Camere del Lavoro” ai soggetti in campo in difesa di scuola e universita’, per farle diventare luogo di difesa dei diritti di cittadinanza. Anche il tema della confederalita’ nella lotta al precariato e’ stato lanciato da Alberto Tomasso, in occasione del direttivo del 12 luglio scorso
3. Definizione dei prossimi passi da compiere
Fin d’ora ci siamo assunti alcuni impegni concreti da realizzare nei prossimi giorni e nelle settimane che verranno.
a)Adesione all’iniziativa promossa da Incontro Nazionale Scuole attraverso la stesura e l’invio di un appello ai presidenti di Regione e Province, ai sindaci e al mondo della cultura per la difesa della Scuola della Costituzione e del sostegno ai ricorrenti nell’udienza del 19 luglio al TAR del Lazio ( [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
b)Stesura e invio di una lettera al Presidente della Regione Piemonte, per richiedere un incontro sul tema del precariato nella scuole, universita’ e ricerca ed in difesa della scuola pubblica
c)Realizzazione di materiale informativo e di sensibilizzazione da proporre ai presidi precari che verranno allestiti presso le sedi scolastiche nei giorni delle nomine
d)Impegno per un maggior collegamento tra la realtà dei precari FLC e tutti i soggetti della società civile che sono impegnati nella difesa del mondo della conoscenza (studenti, associazioni, comitati genitori ecc.) presenti sui vari territori locali.
4. Spunti di riflessione
A partire dall’analisi della situazione drammatica in cui oggi si trovano i comparti della conoscenza, tutti i presenti si sono trovati d’accordo sulla necessità di lavorare per la nascita di un coordinamento regionale che sia operativo nel coordinare le realta’ territoriali, ma anche e soprattutto a costruire contenuti e mobilitazioni condivise. Siamo infatti convinti che solo una dimensione regionale sia in grado di assicurare alla questione dei precari della conoscenza il necessario grado di coordinamento tra le realtà locali e tra queste e il livello nazionale. Da un lato il coordinamento saprà raccogliere e valorizzare le esperienze di mobilitazione e lotta che sono state realizzate negli ultimi anni nei territori locali, dall’altro saprà unire le energie e gli sforzi per contrastare il preoccupante piano di smantellamento della scuola e dell’università pubbliche e nazionali, a favore di una progressiva regionalizzazione e privatizzazione del mondo della conoscenza.
Tutti i presenti, ognuno secondo la propria sensibilità, hanno espresso la propria preoccupazione per le sorti dell’universo dei precari, mai come in questo momento sottoposti al più grande licenziamento, definibile di massa, della storia del nostro Paese. A fronte di tale situazione, che sembra andare ancora peggiorando a causa della nuova manovra finanziaria attualmente in discussione, i precari della scuola, dell’università e della ricerca sentono come urgente un confronto all’interno del proprio sindacato per lavorare concretamente alla preparazione di una giornata di sciopero a settembre che possa raccogliere la più vasta adesione di cui si è capaci.
Negli ultimi mesi dal mondo della scuola, da quello dell’università e della ricerca sono state messe in campo una miriade di iniziative volte a denunciare la progressive distruzione della conoscenza pubblica. Dal basso, dal mondo della società civile e da migliaia di lavoratori, precari e non, grande è la spinta che è arrivata in questi ultimi mesi e che chiede al sindacato parole d’ordine chiare, strategie concrete, scelte coraggiose, posizioni ferme.
Gli Stati Generali della FLC CGIL sono troppo lontani perchè siano il luogo di decisione. La mobilitazione per settembre, crediamo vada preparata fin d’ora, per non rischiare, come già è successo in passato di “partire in ritardo” e di organizzare iniziative non sempre efficaci e visibili. Crediamo inoltre che una condivisa, e riuscita, organizzazione di protesta dei precari della conoscenza in Piemonte possa essere un buon “banco di prova” per la costituzione di coordinamenti regionali precari conoscenza FLC CGIL sparsi sul territorio italiano. Inoltre, crediamo che resoconti e piattaforme in costruzione possano fornire una spinta alla discussione a livello locale e nazionale, per arricchire il nascente Coordinamento Precari della Conoscenza FLC CGIL. Quella spinta dal basso che ora, piu’ che mai, serve alla nostra FLC CGIL per costruire mobilitazioni partecipate e riempire di contenuti condivisi gli Stati Generali della Conoscenza.
Da parte nostra c’è tutto l’impegno, fin d’ora, a lavorare per la buona riuscita di un autunno caldo, capace di andare al cuore del problema e di costringere Ministero e Governo a un nuovo e diverso modo di trattare il mondo della conoscenza, quello della Costituzione.
ArienzoA- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 15.07.10
Re: Un contributo piemontese agli Stati Generali della Conoscenza e alle lotte del prossimo autunno
leggere questo documento mi risolleva di morale... ...qui dalla Sicilia attualmente è abbastanza a terra!
maria pia labita- Messaggi : 163
Data d'iscrizione : 14.07.10
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