ItaliaOggi: Sotto l'ombrellone 13 mila posti
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ItaliaOggi: Sotto l'ombrellone 13 mila posti
ItaliaOggi: Sotto l'ombrellone 13 mila posti
03-08-2010
Chi è in attesa di una chiamata a tempo inderminato come maestro
nella provincia di Napoli, può scordarsela. Con 200 esuberi, di
assunzioni non ve ne sarà neanche l'ombra. Quella della scuola primaria
napoletana è la punta di un iceberg che riguarda il Sud, in particolare
Campania, Sicilia e Puglia.
Nella tornata di assunzioni che andrà in scena nei prossimi giorni,
le tre regioni in questione resteranno pressoché a stecchetto: troppe le
immissioni in ruolo fatte negli anni passati, ora hanno il problema
opposto, quello degli esuberi. Qualche spiraglio si apre solo per il
sostegno e per classi, tipo matematica, alle medie e superiori. È quanto
trapela dal ministero dell'istruzione, che conta di portare al prossimo
consiglio dei ministri il decreto di autorizzazione a 13 mila
assunzioni a tempo inderminato per il prossimo anno. Il dicastero
guidato da Mariastella Gelmini ne aveva chieste 26 mila: 20 mila
insegnanti e 6 mila Ata, ovvero ausiliari, tecnici e amministrativi.
Pare che dal Tesoro la disponibilità sia arrivata ma dimezzata: salvo
sorprese dell'ultima ora, le immissioni dovrebbero riguardare 10 mila
insegnanti e 3 mila Ata. Agosto sarà dunque un mese ad alta tensione per
i tanti precari interessati alle assunzioni e per gli uffici impegnanti
nelle procedure di immissione. Che avverranno in larga misura dalle
graduatorie permanenti, visto che quelle dei concorsi sono quasi ovunque
esaurite. Le 10 mila assunzioni dei docenti controbilanceranno in modo
parziale i 30 mila posti liberi del prossimo anno, tanti se ne stimano
al netto dei pensionamenti e degli esuberi. Questi ultimi
raggiungerebbero quota 10 mila, 2 mila in più rispetto allo scorso anno.
Le disponibilità più consistenti si hanno nella scuola media (10 mila
posti), nella superiore (oltre 7 mila cattedre vacanti) nella primaria
con 6.100 e nell'infanzia 5.500.
Ragionando invece sulle regioni, il boom di assunzioni spetterebbe
alla Lombardia che ha complessivamente mille posti liberi, seguita dal
Veneto con 830 vacanze, la Toscana a quota 783 e l'Emila Romagna con 635
vacanze. Briciole rispetto, al trend degli anni passati, per la
Campania, con 548 disponibilità, la Puglia con 500, e Sicilia, con meno
di 400. Sono tra l'altro queste le regioni che hanno il numero più alto
di soprannumeri (nel caso Sicilia doppio rispetto ai posti vacanti)
ovvero prof assunti a tempo indeterminato ma che si ritrovano, a seguito
della riforma Gelmini, senza più la cattedra di titolarità. Lettere,
trattamento testi, diritto ed economia le classi più penalizzate.
Se il decreto di autorizzazione non subirà stop, gli uffici
provinciali saranno messi subito all'opera, sfidando il periodo di
ferie. E a rendere ancora più caldo l'agosto contribuiscono gli sviluppi
del ricorso vinto in primo grado dallo Snals-Confsal contro il decreto
che impone agli istituti tecnici e professionali di ridurre almeno due
ore d'insegnamento alle seconde e terze classi: 5 mila i prof
potenzialmente interessati dal taglio. Il Consiglio di stato, da quanto
si apprende, potrebbe riunirsi a breve, il 10 agosto, per decidere in
via definitiva.
03-08-2010
Chi è in attesa di una chiamata a tempo inderminato come maestro
nella provincia di Napoli, può scordarsela. Con 200 esuberi, di
assunzioni non ve ne sarà neanche l'ombra. Quella della scuola primaria
napoletana è la punta di un iceberg che riguarda il Sud, in particolare
Campania, Sicilia e Puglia.
Nella tornata di assunzioni che andrà in scena nei prossimi giorni,
le tre regioni in questione resteranno pressoché a stecchetto: troppe le
immissioni in ruolo fatte negli anni passati, ora hanno il problema
opposto, quello degli esuberi. Qualche spiraglio si apre solo per il
sostegno e per classi, tipo matematica, alle medie e superiori. È quanto
trapela dal ministero dell'istruzione, che conta di portare al prossimo
consiglio dei ministri il decreto di autorizzazione a 13 mila
assunzioni a tempo inderminato per il prossimo anno. Il dicastero
guidato da Mariastella Gelmini ne aveva chieste 26 mila: 20 mila
insegnanti e 6 mila Ata, ovvero ausiliari, tecnici e amministrativi.
Pare che dal Tesoro la disponibilità sia arrivata ma dimezzata: salvo
sorprese dell'ultima ora, le immissioni dovrebbero riguardare 10 mila
insegnanti e 3 mila Ata. Agosto sarà dunque un mese ad alta tensione per
i tanti precari interessati alle assunzioni e per gli uffici impegnanti
nelle procedure di immissione. Che avverranno in larga misura dalle
graduatorie permanenti, visto che quelle dei concorsi sono quasi ovunque
esaurite. Le 10 mila assunzioni dei docenti controbilanceranno in modo
parziale i 30 mila posti liberi del prossimo anno, tanti se ne stimano
al netto dei pensionamenti e degli esuberi. Questi ultimi
raggiungerebbero quota 10 mila, 2 mila in più rispetto allo scorso anno.
Le disponibilità più consistenti si hanno nella scuola media (10 mila
posti), nella superiore (oltre 7 mila cattedre vacanti) nella primaria
con 6.100 e nell'infanzia 5.500.
Ragionando invece sulle regioni, il boom di assunzioni spetterebbe
alla Lombardia che ha complessivamente mille posti liberi, seguita dal
Veneto con 830 vacanze, la Toscana a quota 783 e l'Emila Romagna con 635
vacanze. Briciole rispetto, al trend degli anni passati, per la
Campania, con 548 disponibilità, la Puglia con 500, e Sicilia, con meno
di 400. Sono tra l'altro queste le regioni che hanno il numero più alto
di soprannumeri (nel caso Sicilia doppio rispetto ai posti vacanti)
ovvero prof assunti a tempo indeterminato ma che si ritrovano, a seguito
della riforma Gelmini, senza più la cattedra di titolarità. Lettere,
trattamento testi, diritto ed economia le classi più penalizzate.
Se il decreto di autorizzazione non subirà stop, gli uffici
provinciali saranno messi subito all'opera, sfidando il periodo di
ferie. E a rendere ancora più caldo l'agosto contribuiscono gli sviluppi
del ricorso vinto in primo grado dallo Snals-Confsal contro il decreto
che impone agli istituti tecnici e professionali di ridurre almeno due
ore d'insegnamento alle seconde e terze classi: 5 mila i prof
potenzialmente interessati dal taglio. Il Consiglio di stato, da quanto
si apprende, potrebbe riunirsi a breve, il 10 agosto, per decidere in
via definitiva.
gialov- Località : Taranto
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