Nasce il Coordinamento nazionale dei Precari della Conoscenza della FLC

Il 9 novembre 2010 è nato ufficialmente il Coordinamento nazionale dei Precari della Conoscenza della FLC Cgil.

E' stato un percorso lungo ma entusiasmante. La vera sfida, tuttavia, inizia adesso.

Il mio augurio personale va ai colleghi che sono stati investiti di questa responsabilità.

Buon lavoro, ragazzi!

Scusa dirigente, quindi avete deciso tutto voi, nei piani alti del palazzo, visto che ad esempio qui in sicilia, non conosciamo neanche il nome del ns rappresentante.

Complimenti.... veramente complimenti al coordinamento che doveva nascere dal basso e che invece, in perfetta logica della legge porcellum che a parole tutti dicono appunto che è una porcata, i rappresentanti anzichè essere scelti dai cittadini o dai lavoratori precari, vengono scelti dai segretari di partito o sindacato.

Io ricordo che il 15 maggio sia Rossi che Pantaleo parlarono di coordinamento dal "basso" ma mi rendo conto che il 15 maggio è lontano. Fini è diventato di sinistra, che quindi i dirigenti della FLC abbiano cambiato idea tutto sommato non è una grande rivoluzione.

Mi spiace, Didier, ma questa volta non hai proprio centrato la questione. Tu parti da un pre-giudizio, e la forza di questo pregiudizio è tale da renderti cieco nei confronti di ogni argomentazione REALE.
Nella composizione del Coord. nazionale sono stati osservati tutti i passaggi descritti dallo statuto, così come stabilito al congresso, che è un organismo democratico. Tutti i criteri sono stati rispettati, e ogni segretario regionale ha individuato e segnalato i componenti di propria spettanza.
Se ritieni che i componenti individuati dalla Sicilia non siano rappresentativi, devi parlarne con il segretario regionale. Cadi però in contraddizione quando scrivi di non conoscerli: se non sai chi sono, come fai a criticarne la scelta?
Io ci provo, a darti serenamente delle argomentazioni reali. I dati che seguono non sono mie opinioni personali, ma le deliberazioni prese al congresso della flc di San Benedetto l'anno scorso.

I numeri sono stati la tagliola più grossa. 35 componenti, più 6 di diritto (perchè già presenti in direzione nazionale) significa, nella realtà, 21 componenti indicati dalle regioni (più provincia autonoma), il resto stabiliti dal nazionale come quota di riequilibrio tra i diversi comparti. Necessaria, perchè all'interno dei 41 devono essere rappresentati:
- (più del 50% donne)
- docenti scuola
- ata scuola
- docenti e ricercatori università
- personale alta formazione artistica e musicale
- personale formazione professionale
- personale scuola privata

Come vedi, ci fosse anche un solo rappresentante per ciascuno di questi comparti della conoscenza, e già arriviamo ad otto componenti (distinguendo ata scuola in amministrativi e collaboratori e docenti da ricercatori universitari).

Il tuo segretario regionale si è battuto come un leone, per assicurare alla Sicilia una rappresentanza più significativa, e a lui va anche dato il merito del fatto che nelle "segrete stanze", come le chiami tu, cioè nella direzione nazionale, vi sono ben due precari siciliani, e questo fin dal congresso, senza aspettare il coordinamento.

Inoltre, come sai, la Flc siciliana sta lavorando molto bene, in questo periodo, sul fronte del precariato. Lo dimostra la presenza, spessissimo, del segretario nazionale Pantaleo in Sicilia, e le ultime partecipatissime iniziative, le cui foto ho visto sulle pagine di fecebook. Oltre quella dello stretto, anche a Napoli la Sicilia ha portato un contributo notevole.

Ora è arrivato il momento di continuare il lavoro, e far funzionare questo organismo, dando una mano ai colleghi che si sono assunti quest'onere. Gli obiettivi li conosciamo, le prossime tappe sono il 17 novembre, con lo sciopero della conoscenza (per la scuola un'ora) e il 27 novembre con la manifestazione nazionale della CGIl tutta, nella quale la conoscenza deve assumere un ruolo di primo piano all'interno della piattaforma rivendicativa di tutto il sindacato.

Lavoriamo insieme perchè queste iniziative funzionino.

E' proprio il fatto di non conoscerli il punto cruciale, e cioè l'aver completamente invertito lo spirito con il quale Rossi e Pantaleo avevano fatto conoscere ai precari iscritti della FLC il 15 maggio e cioè, statuto o non statuto, il fatto fondamentale che il coordinamento doveva nascere dal basso.

Ora non credo che il segretario regionale possa essere considerato la base della flc siciliana, quindi credo che offenda la sensibiltà di noi tutti siciliani iscritti, difendere "il metodo" con il quale sono stati decisi i componenti di questo direttivo.

Il fatto di essersi battuto come un leone per ottenere due elementi siciliani i cui nomi conosce solo lui e quindi li ha scelti lui ed il direttivo regionale, converrai con me che rafforza il mio ragionamento anzichè demolirlo.

Sul contributo della FLC per le manifestazioni dello stretto e di napoli, veramente gianluca, lascerei perdere, perchè al di là dei pubblici proclami fatti nei comunicati stampa, il comportamento della FlC siciliana è stato a dir poco ambiguo.

Detto questo, dato che ne il sottoscritto ne tantomeno gli altri colleghi catanesi siano stati resi partecipi della costruzione di questo coordinamento, per quanto mi riguarda, sono venute meno le condizioni che mi avevano portato ad iscrivermi alla FlC, e dato che al momento lo stato di salute del movimento sia nazionale, ma anche e sopratutto a Catania, è ai minimi, preferisco tornare a cercare di tenere in vita una flebile fiammella di vita di qualcosa che, nel bene e nel male ho contribuito a far nascere, sperando sempre che i colleghi si sveglino dal loro lungo sonno.

Se poi i colleghi del coordinamento precari FLC faranno delle cose egregie, sarò il primo a complimentarmi con loro.

Con il segretrio regionale,e non solo, ci abbiamo parlato più volte.Se ha agito così evidentemente lo ha ritenuto più giusto.

Per quanto mi riguarda è solo un'occasione mancata per la flc siciliana,una sconfitta DEL "basso" di fronte al colosso CGIL che procede imperterrito col paraocchi.
Tralascio di descrivere la sensazione di impotenza che mi assale.
Spero sinceramente di aver valutato male,di sbagliarmi.
Pur essendo stata mandata dalla flc a Roma,ho scoperto in un secondo momento di non essere stata iscritta,ma io fino ad un mese fa mi sentivo parte della flc.Ora, saltando il passaggio della mia uscita dalla flc, spero di continuare a tenere in vita il movimento autorganizzato,guardare dal di fuori il nascente coordinamento precari flc e collaborare se ci saranno le condizioni.

Uno dei colleghi siciliani che fanno parte di questo coordinamento lo conosciamo tutti visto che Giacomo Russo ha fatto lo sciopero della fame ed è stato a lungo a Roma al presidio davanti a Montecitorio.

qui manca una parola: NOI

Monia G ha scritto:qui manca una parola: NOI

Infatti Monia, questo coordinamento si presenta come "loro" e Gianluca chiede a "noi" di fidarci.

questo NOI è per tutti!
Meno polemiche e più fatti! abbiamo bisogno di TUTTI, Didier.

Monia G ha scritto:questo NOI è per tutti!
Meno polemiche e più fatti! abbiamo bisogno di TUTTI, Didier.

TUTTI TUTTI Monia. E' invece mi sa che qui dentro ci sia qualcuno che bluffi.

ddr67 ha scritto:

Monia G ha scritto:questo NOI è per tutti!
Meno polemiche e più fatti! abbiamo bisogno di TUTTI, Didier.

TUTTI TUTTI Monia. E' invece mi sa che qui dentro ci sia qualcuno che bluffi.

CHI?

domani a Palermo si riuniscono per il Coordinamento.

Andrò anche io.