La scuola pubblica della Gelmini produce disuguaglianze e fratture sociali
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La scuola pubblica della Gelmini produce disuguaglianze e fratture sociali
CGIL CONFEDERAZIONE
GENERALE ITALIANA
DEL LAVORO SICILIA
FLC CGIL FEDERAZIONE DEI
LAVORATORI
DELLA CONOSCENZA SICILIA
La scuola pubblica della Gelmini produce disuguaglianze e fratture sociali
La legge sulla scuola voluta dal Governo sta provocando disastri sociali irreparabili.
I tagli decisi dal Governo impoveriscono la scuola pubblica siciliana e mettono una seria ipoteca sul futuro delle bambine e dei bambini, dal momento che hanno diminuito le ore di scuola e le risorse finanziarie a disposizione per l’istruzione in Sicilia.
Questi sono alcuni punti critici su cui chiediamo un impegno immediato del Ministro Gelmini e del Presidente della Regione Lombardo:
1. Rubano il futuro ai bambini. Per i bambini delle scuole elementari siciliane sono previste solo 27 ore settimanali di lezione, a differenza dei loro coetanei delle regioni del nord che continueranno ad usufruire di un maggiore numero di ore settimanali, fino a 40, e quindi di più istruzione. Anche i bambini delle scuole dell’infanzia vedono ridursi le loro ore di istruzione da 40 a 30. Una differenza inaccettabile che mina le possibilità future dei vostri figli.
2. Nessuna possibilità per chi vuole ritornare a scuola e diplomarsi. Chiudono quasi tutte le sezioni di scuola serale e chiudono la porta in faccia a chi vuole provare a garantirsi un futuro migliore attraverso lo studio.
3. Le scuole cadono a pezzi e non sono sicure. Lo stesso Ministero dell’Istruzione riconosce che gli edifici scolastici sono in condizioni disastrose e possono contenere un numero limitato di alunni per classe. Mentre il taglio del personale docente costringe ad avere anche classi con 40 alunni.
4. Gli alunni disabili sono sempre più penalizzati. I tagli al personale scolastico e agli Enti locali lascia gli alunni diversamente abili senza le ore di sostegno e di assistenza adeguata.
5. Tagliano posti di lavoro. Sottraggono lavoro ai collaboratori tecnici ed amministrativi della scuola e lo affidano a imprese esterne, senza garantire alternative per i precari cui non rinnovano i contratti.
LA CGIL NON CI STA!
SE ANCHE TU VUOI FARE LA TUA PARTE PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA STATALE, PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE REGIONALE 18 SETTEMBRE 2010
APPUNTAMENTO ORE 10:30 IN VIA PRAGA - PALERMO
GENERALE ITALIANA
DEL LAVORO SICILIA
FLC CGIL FEDERAZIONE DEI
LAVORATORI
DELLA CONOSCENZA SICILIA
La scuola pubblica della Gelmini produce disuguaglianze e fratture sociali
La legge sulla scuola voluta dal Governo sta provocando disastri sociali irreparabili.
I tagli decisi dal Governo impoveriscono la scuola pubblica siciliana e mettono una seria ipoteca sul futuro delle bambine e dei bambini, dal momento che hanno diminuito le ore di scuola e le risorse finanziarie a disposizione per l’istruzione in Sicilia.
Questi sono alcuni punti critici su cui chiediamo un impegno immediato del Ministro Gelmini e del Presidente della Regione Lombardo:
1. Rubano il futuro ai bambini. Per i bambini delle scuole elementari siciliane sono previste solo 27 ore settimanali di lezione, a differenza dei loro coetanei delle regioni del nord che continueranno ad usufruire di un maggiore numero di ore settimanali, fino a 40, e quindi di più istruzione. Anche i bambini delle scuole dell’infanzia vedono ridursi le loro ore di istruzione da 40 a 30. Una differenza inaccettabile che mina le possibilità future dei vostri figli.
2. Nessuna possibilità per chi vuole ritornare a scuola e diplomarsi. Chiudono quasi tutte le sezioni di scuola serale e chiudono la porta in faccia a chi vuole provare a garantirsi un futuro migliore attraverso lo studio.
3. Le scuole cadono a pezzi e non sono sicure. Lo stesso Ministero dell’Istruzione riconosce che gli edifici scolastici sono in condizioni disastrose e possono contenere un numero limitato di alunni per classe. Mentre il taglio del personale docente costringe ad avere anche classi con 40 alunni.
4. Gli alunni disabili sono sempre più penalizzati. I tagli al personale scolastico e agli Enti locali lascia gli alunni diversamente abili senza le ore di sostegno e di assistenza adeguata.
5. Tagliano posti di lavoro. Sottraggono lavoro ai collaboratori tecnici ed amministrativi della scuola e lo affidano a imprese esterne, senza garantire alternative per i precari cui non rinnovano i contratti.
LA CGIL NON CI STA!
SE ANCHE TU VUOI FARE LA TUA PARTE PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA STATALE, PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE REGIONALE 18 SETTEMBRE 2010
APPUNTAMENTO ORE 10:30 IN VIA PRAGA - PALERMO
maria orlando- Messaggi : 17
Data d'iscrizione : 14.07.10
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