Lettera al ministro Maroni
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Lettera al ministro Maroni
Gentile (si fa per dire) Ministro Maroni
Ho sentito in tv la sua dichiarazione relativamente agli immigrati.
“Fino a quando sarò ministro io, gli immigrati non avranno il diritto di voto”.
Vede caro ministro, da insegnante rimango “perplessa”
Noi docenti ogni giorno cerchiamo di formare i nostri alunni a principi di tolleranza e di solidarietà,spiegando loro che non c’è distinzione di “razza” e che da qualunque Paese provenga, l’uomo in quanto tale ha gli stessi diritti e doveri di fronte alla legge e alla società.
Sono maestra della scuola dell’infanzia e della scuola primaria (ex scuola elementare perfettamente funzionante fino alla legge 133 e riconosciuta tra le migliori al mondo).
Ai bambini insegno che bisogna essere come fratelli e sorelle, il rispetto reciproco è la necessità di base per stare bene con gli altri, anche se questi altri ci fanno antipatia in modo particolare.
Bene, e mi scusi ministro se le posso sembrare offensiva ma credo di dover esprimere il mio giudizio su di lei, sulle sue affermazioni, “lei” che le scuole elementari di sicuro le ha finite di frequentare da tempo e che avrà avuto una maestra “unica” certamente con qualche problema di accettazione dell’altro, del diverso (sa preciso questo in quanto ritengo che la formazione che si riceve da piccolini sia determinante per la formazione dell’individuo!! Per questo ad un certo punto è nato il MODULO ORGANIZZATIVO, cioè per consentire a ognuno di fare propri diversi punti di vista e comportamenti ,e crescere scegliendo liberamente se essere bigotti, estremisti, critici, razzisti, alternativi di sinistra o conservatori, di destra e così via….
Vede, caro ministro Maroni, accetti con umiltà una critica che le viene da una maestra precaria con una discreta storia di anni e anni di insegnamento nelle scuole statali ma anche private,laiche cattoliche e carcerarie di questo Paese che si chiama ancora “ITALIA”, una esperienza da maestra UNICA,poi di MODULO, successivamente PREVALENTE, adesso MAESTRA SPEZZATINO perché sto in tante classi alla faccia del maestro unico che non esiste.
Mi auguro che le sue affermazioni in tv sugli immigrati siano nate da un momento di rabbia incontrollata!
Sa, caro ministro Maroni, perché la sottoscritta di immigrati ne conosce tanti!
Tante brave persone, gentili e rispettose, che si affannano per lavorare e lo fanno con decoro e responsabilità, ci portano i loro figli a scuola che stanno seduti composti,alzano la mano per parlare, chiedono il permesso per temperare o bere,cercano di fare del loro meglio dato che molte volte ci sono i problemi per la lingua.
Si ricordi caro Ministro che un giorno l’immigrato potrebbe essere lei e che qualcuno potrebbe riservarle il medesimo trattamento discriminatorio.
Io, intanto,fino a quando il governo me lo consentirà se la smetterà di demolire la scuola, continuerò a educare i miei alunni a valori che sono lontani milioni di anni luce dal suo modo di vedere e sentire la società.
Maria Pia Labita
Maestra, precaria storica, di Palermo
Ho sentito in tv la sua dichiarazione relativamente agli immigrati.
“Fino a quando sarò ministro io, gli immigrati non avranno il diritto di voto”.
Vede caro ministro, da insegnante rimango “perplessa”
Noi docenti ogni giorno cerchiamo di formare i nostri alunni a principi di tolleranza e di solidarietà,spiegando loro che non c’è distinzione di “razza” e che da qualunque Paese provenga, l’uomo in quanto tale ha gli stessi diritti e doveri di fronte alla legge e alla società.
Sono maestra della scuola dell’infanzia e della scuola primaria (ex scuola elementare perfettamente funzionante fino alla legge 133 e riconosciuta tra le migliori al mondo).
Ai bambini insegno che bisogna essere come fratelli e sorelle, il rispetto reciproco è la necessità di base per stare bene con gli altri, anche se questi altri ci fanno antipatia in modo particolare.
Bene, e mi scusi ministro se le posso sembrare offensiva ma credo di dover esprimere il mio giudizio su di lei, sulle sue affermazioni, “lei” che le scuole elementari di sicuro le ha finite di frequentare da tempo e che avrà avuto una maestra “unica” certamente con qualche problema di accettazione dell’altro, del diverso (sa preciso questo in quanto ritengo che la formazione che si riceve da piccolini sia determinante per la formazione dell’individuo!! Per questo ad un certo punto è nato il MODULO ORGANIZZATIVO, cioè per consentire a ognuno di fare propri diversi punti di vista e comportamenti ,e crescere scegliendo liberamente se essere bigotti, estremisti, critici, razzisti, alternativi di sinistra o conservatori, di destra e così via….
Vede, caro ministro Maroni, accetti con umiltà una critica che le viene da una maestra precaria con una discreta storia di anni e anni di insegnamento nelle scuole statali ma anche private,laiche cattoliche e carcerarie di questo Paese che si chiama ancora “ITALIA”, una esperienza da maestra UNICA,poi di MODULO, successivamente PREVALENTE, adesso MAESTRA SPEZZATINO perché sto in tante classi alla faccia del maestro unico che non esiste.
Mi auguro che le sue affermazioni in tv sugli immigrati siano nate da un momento di rabbia incontrollata!
Sa, caro ministro Maroni, perché la sottoscritta di immigrati ne conosce tanti!
Tante brave persone, gentili e rispettose, che si affannano per lavorare e lo fanno con decoro e responsabilità, ci portano i loro figli a scuola che stanno seduti composti,alzano la mano per parlare, chiedono il permesso per temperare o bere,cercano di fare del loro meglio dato che molte volte ci sono i problemi per la lingua.
Si ricordi caro Ministro che un giorno l’immigrato potrebbe essere lei e che qualcuno potrebbe riservarle il medesimo trattamento discriminatorio.
Io, intanto,fino a quando il governo me lo consentirà se la smetterà di demolire la scuola, continuerò a educare i miei alunni a valori che sono lontani milioni di anni luce dal suo modo di vedere e sentire la società.
Maria Pia Labita
Maestra, precaria storica, di Palermo
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